INCONTROCAMPO SESTA EDIZIONE
  Scheda evento

INCONTROCAMPO sesta edizione

Care amiche e amici di Incontrocampo,

se per caso vi siamo mancati, in questi ultimi mesi, immaginate un po' quanto ci siete mancati voi! Certo, con alcuni abbiamo avuto occasione di incontrarci al cinema, o anche fuori: e spesso, in queste circostanze, è capitato che ci chiedeste "... ma, insomma, la rassegna?". E finalmente, dopo quasi un anno, abbiamo il piacere di rispondervi che, insomma, la rassegna è tornata. O, meglio, sta per tornare: il primo appuntamento è infatti per il 13 febbraio, e da lì in poi ci troveremo tutte le settimane, accompagnandovi fino alle soglie delle vacanze di Pasqua, dal momento che la rassegna si concluderà il 3 aprile, presentandovi come sempre otto film tra i più interessanti e originali usciti nelle sale italiane negli ultimi tempi.

 

La sesta edizione di Incontrocampo si apre e si chiude con due giganti del cinema contemporaneo: ci saluteremo con Fairytale di Aleksandr Sokurov, che torna in sala a sette anni di distanza dall'ultimo "Francofonia", e al quale abbiamo dato il compito di chiudere la rassegna con un'opera di assoluta originalità, mentre ad aprire il programma sarà il giapponese Hirokazu Kore'eda. Che è un po' la mascotte della nostra rassegna, dal momento che abbiamo avuto il piacere di mostrarvi i suoi due ultimi film, "Un affare di famiglia" (nella primissima edizione) e "Le verità" (nella quarta), e abbiamo adesso il piacere di presentarvi il suo nuovo lavoro, Le buone stelle-Broker, film di ambientazione e produzione coreana nel quale riconoscerete il protagonista Song Kang-ho, indimenticabile interprete di "Parasite".

Non solo grandi registi e grandi film, dunque, ma anche grandi attori e grandi attrici: come Vicky Krieps ("Il filo nascosto" di Paul Thomas Anderson) in Il corsetto dell'imperatrice di Marie Kreutzer, rivisitazione della figura e del mito dell'imperatrice Elisabetta d'Austria; o i due giovani e bravissimi protagonisti di Close di Lukas Dhont, opera seconda del regista belga il cui esordio, "Girl", era stato un altro dei titoli della prima edizione di Incontrocampo; o la veterana Emma Thompson, che con humor e delicatezza tratteggia il ritratto di una donna di mezza età in cerca di un risveglio dei sentimenti (e dei sensi) in Il piacere è tutto mio di Sophie Hyde; o ancora, perché no, l'asino di EO di Jerzy Skolimowski, parabola sull'innocenza visivamente straordinaria che è valsa al maestro polacco, dopo oltre sessant'anni di carriera, la prima nomination all'Oscar.

Insieme a veterani come Skolimowski e Sokurov troviamo autori più giovani ma che, con una filmografia ancora ridotta, si possono già considerare tra i registi più interessanti di questa generazione: l'italiano Pietro Marcello, che va in Francia per realizzare Le vele scarlatte, adattamento di un romanzo del dissidente russo Aleksandr Grin ambientato all'indomani della prima Guerra Mondiale, e lo svedese Ruben Östlund, che con la grottesca e corrosiva parabola di Triangle of Sadness si è aggiudicato la sua seconda Palma d'Oro, proseguendo la sua opera di demolizione dei miti e dei riti della contemporaneità avviata nel precedente "The Square".

 

Vi aspettiamo!

Collettivo Cinema Sala 4




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