INCONTROCAMPO SETTIMA EDIZIONE | RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
  Scheda evento

INCONTROCAMPO settima edizione | Rassegna Cinematografica

Care amiche e amici di Incontrocampo,

vi annunciamo con piacere la settima edizione della nostra rassegna, che si svolgerà dal 16 ottobre al 4 dicembre, ogni lunedì, presso le sale del CiakCity di Rocca San Giovanni. Il primo spettacolo, doppiato in italiano, è in programma per le 18:30; il secondo spettacolo, durante il quale -come d'abitudine- il film viene proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano, partirà invece alle 21. 

Si comincia il 16 ottobre con François Ozon, che in Peter von Kant offre un'ulteriore prova del suo eclettismo (e del suo talento) riprendendo uno dei capolavori di Rainer Werner Fassbinder, Le lacrime amare di Petra von Kant, in un remake che non si limita a rendere omaggio all'originale, ma ingaggia con esso un raffinato dialogo sul confine tra arte e (auto)biografia.
Di taglio decisamente autobiografico è il secondo film in programma, Armageddon Time - Il tempo dell'apocalisse di James Gray, regista americano orgogliosamente fuori dalle mode e capace come pochi, tra i suoi coetanei, di muoversi tra classicità e modernità. Un racconto di formazione ambientato negli anni 80 che si rivela anche ritratto di un'epoca, proiettando la storia di un'amicizia giovanile sullo sfondo dell'America di Reagan (e di un controverso imprenditore di successo chiamato Donald Trump).
Una vicenda realmente accaduta è alla base di As Bestas - La terra della discordia di Rodrigo Sorogoyen, che dopo Il regno realizza un'altra opera potente e drammatica, tra le più premiate nella storia recente del cinema spagnolo (nove premi Goya, tra i quali miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e non protagonista, miglior sceneggiatura), con la storia di una coppia francese che si trasferisce nella campagna galiziana e si trova a fare i conti con l'ostilità degli abitanti del luogo.
La Storia irrompe prepotentemente anche in L'appuntamento di Teona Strugar Mitevska, regista macedone che abbiamo conosciuto in una delle precedenti edizioni di Incontrocampo con il caustico Dio è donna e si chiama Petrunya, e che qui mette in scena un incontro romantico destinato a far riemergere vecchie cicatrici legate alla guerra civile in Bosnia.
Un altro dei maggiori registi europei, il rumeno Cristian Mungiu, torna a esplorare con precisione chirurgica e lucido pessimismo le pulsioni più oscure del suo paese in Animali selvatici, nel quale l'arrivo di tre immigrati dello Sri Lanka in un paesino della Transilvania mette a nudo il razzismo della comunità locale, sotto lo sguardo di un uomo che a sua volta è appena rientrato in patria, dopo aver lavorato in Germania, per poter meglio seguire (o controllare) la sua famiglia.
In chiave meno drammatica, ma con intensità emotiva non minore, anche Manodopera di Alain Ughetto parla di emigrazione e razzismo: attraverso la tecnica della stop-motion, il regista -nato a Lione, ma di chiare origini italiane- ricostruisce la storia dei suoi antenati, cresciuti ai piedi del Monviso ma costretti, all'inizio del Novecento, a emigrare in Francia per sfuggire alla fame e alla miseria.
A chiudere il programma, ribadendo l'intenzione della rassegna di dare spazio non solo ai registi già affermati, ma anche ai nuovi autori più promettenti, proponiamo due opere prime di grande sensibilità e fascino. Con Plan 75 la giapponese Chie Hayakawa ci proietta in un futuro talmente prossimo da essere praticamente sovrapponibile al presente,  seguendo il percorso di una donna che, dopo essere stata licenziata, decide di fare ricorso a un programma governativo che concede a chiunque abbia compiuto 75 anni la possibilità di ottenere gratuitamente l'eutanasia.
L'ultimo film in programma è Patagonia di Simone Bozzelli, uno degli esordi italiani più acclamati dell'anno, già in concorso al Festival di Locarno: opera di un giovane regista abruzzese che narra l'incontro tra un timido giovane di provincia e uno sfrontato artista itinerante, che farà conoscere al primo sensazioni ed esperienze del tutto nuove, con il rischio però che il sapore inebriante della libertà si trasformi in un veleno.


Come sempre vi chiediamo, per quanto possibile, di aiutarci a far conoscere questa iniziativa, tramite i social ma anche e soprattutto di persona. Grazie in anticipo per il vostro supporto.


Vi aspettiamo!

 

Collettivo Cinema Sala 4


I film dell'evento

Patagonia


genere: Dramma

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